TERMINATOR DALL’INFERNO

REGIA: RENÈ CARDONA JR.

ATTORI: CHRISTIAN BACH, MANUEL FIERRO, MANUEL OJEDA, DANIEL STEPHEN

REPERIBILITÀ: MEDIA SI TROVA IN DVD

GENERE: THRILLER

ANNO: 1994

DISTRIBUZIONE ITALIANA: NUMBER ONE VIDEO 

Con un titolo che più exploitation non si può Cardona ci propone questo thriller (che niente ha a che vedere con la saga di Terminator) in cui i distributori italiani come oro solito si sono sbizzarriti nel tentativo di accalappiare qualche spettatore in più in quanto il titolo originale è : “El hombre de blanco“. Erika e sua figlia sono testimoni involontarie di un omicidio compiuto da un misterioso killer vestito di bianco il quale non darà tregua alle due mettendosi fin da subito all’inseguimento.

L’inizio della vicenda è incorniciato da riprese talvolta esotiche e da un ritmo piuttosto lento (tipico della maggior parte delle pellicole del regista) nel quale si fà spazio la leggenda messicana della “muerte” che secondo il superstizioso Josè voleva prendersi la vita della bambina, il killer diventa una sorta di materializzazione e personificazione di questa leggenda, il budget è modesto e Cardona mette in piedi un film che strizza vagamente l’occhio a “Duel” grazie a numerose sequenze di inseguimenti on the road, con la differenza che qui il nemico benchè anonimo è più (apparentemente)umanizzato che nel film di Spielberg, con un’atmosfera più da thriller-action con omicidi al rallenty di cui il più riuscito è sicuramente quello del poliziotto centrato in piena testa da un colpo di fucile.

Fortunatamente “El hombre…” non è un film che si esaurisce con inseguimenti on the road in auto, l’azione poi viene concentrata sulla lotta fuori fra il killer e le sue vittime. Come protagonista troviamo la Bach, attrice di numerose telenovelas, Manuel Fierro è un attore poco conosciuto è il simpatico Omonimo messicano che crede alla leggenda della nera signora, il belloccio Daniel Stephen, attore non nuovo ai b movie (“War bus“, “Anno 2020: I gladiatori del futuro“) ha la faccia giusta per interpretare il silenzioso killer. Non memorabile, con una sceneggiatura molto scarna, merita giusto una visone, si guarda senza pretese.

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