SEVEN-INTERVISTA CON SIMONE CIULLI

REGIA: SIMONE CIULLI 

ATTORI:  CAMILLA DE BERNART, MARGHERITA MELI, CLAUDIA FROSECCHI, MARY ANNE

REPERIBILITÀ: YOU TUBE

GENERE: SURREALE

Simone Ciulli è uno dei tanti nomi dell’underground italiano, e ci propone questo “Seven-qual’è il tuo peccato” un cortometraggio composto da sette piccoli episodi per sette peccati capitali, il suo è un lavoro amatoriale composto da episodi talvolta surreali, a volte autoriali, altre volte pervasi da un filo di humor, il nostro fa anche una comparsata nell’episodio: “La rosa” che tratta il tema della gelosia amorosa.  Il primo è forse il più  semplice come struttura e tratta il tema della falsa amicizia fra due ragazze, nel secondo c’è l’ingordigia, la gola, un episodio con venature lievemente umoristiche, poi ne: “Lo specchio” una donna deve fare i conti con la sua superbia, un episodio abbastanza psicologico col tema del doppio, l’io nascosto e la lotta effimera contro lo scorrere del tempo della perfezione ad ogni costo. Per l’ira abbiamo una rivisitazione del mito di Caino e Abele. Siamo davanti a un lavoro non inquadrabile in un genere preciso, molto autoreferenziale e a tratti intimista, sprazzi di bianco e nero con un rosso che risalta (forse a simboleggiare la donna) un po’ di attualità con un monologo sul covid 19 un collage di sensazioni e pensieri che non ha una precisa direzione ma preferisce restare nel limbo. 

Parliamo un po’ col regista Simone Ciulli:

Dott.trash: Ciao Simone, presentati un po’ da quanto giri cortometraggi, questo è il tuo primo corto?

Simone Ciulli:  Ciao, mi chiamo Simone ho 33 anni e sono un operatore sociosanitario nella vita, ma con la passione della fotografia e della regia, in poche parole mi piace raccontare storie. Sono il fondatore del progetto fotografico “Io non sono sola” (progetto contro la violenza sulle donne) e sono regista di un video musicale dal titolo “Terrified” (canzone degli Across frostland) e di tre film: “25 aprile-la libertà vista con gli occhi di voleva distruggerla” (cortometraggio realizzato durante la pandemia), “La notte di ferragosto”, (film in collaborazione con Gabriel Badea Dorigo e Leonardo Barone) e l’ultimo “Seven-qual’ è il tuo peccato?” (film a episodi sui peccati capitali)

Dott.trash: Il tuo corto sembra non essere inquadrato in un genere specifico, sembra un po’ surreale, concordi?

Simone Ciulli: Concordo appieno con quello che dici. Diciamo che i generi si collegano al tipo di peccato che volevo rappresentare partendo dall’invidia, che richiama il genere comico, fino all’ira dove richiama il dramma e il thriller

Dott.trash: Come mai la scelta di inserire un monologo sul coronavirus?

Simone Ciulli: Nel 2020 sono stato testimone di uno degli avvenimenti più brutti mai stati. Credo di non aver mai provato così tanta paura e incertezza come nell’isolamento della quarantena a causa del covid 19. Ai tempi ero solo un tirocinante e stavo facendo il corso di oss, ma non scorderò mai gli occhi di quelle persone che avevano paura e che sarebbero morti. È stato un brutto momento che però mi ha dato la carica per essere fiero del mio lavoro e non ti nascondo di aver provato fierezza quando fui uno dei primi a farsi il vaccino, ma nonostante tutto ci sono persone che ancora oggi non credono che il corona virus sia mai esistito. Allora ho deciso di inserire il corona virus per raccontare il peccato dell’avarizia, non solo per raccontare il periodo (il video è stato realizzato durante la pandemia), ma per raccontare l’avarizia, raccontarla non nel senso di egoistica avversione allo spendere o donare ma come essere avari di un’unica risposta, ovvero che tutto quello che sia successo era solo una buffonata.

Dott.trash: In alcuni episodi usi anche il bianco e nero come nell’episodio che richiama il tema attuale della gelosia e violenza sulle donne, come mai questa scelta? Il colore rosso come incarnazione della femminilità?

Simone Ciulli: Perchè il film segue un tracciato, come la vita. Sai come funziona la vita? Si nasce e poi si muore. I colori rappresentano la nascita di una vita, mentre il bianco e nero rappresenta la depressione e la morte. Tu sicuramente ti riferisci all’episodio della lussuria dal titolo “Rose”. Perchè la storia di Rose è un po’ particolare e ho voluto giocare col bianco e nero, tralasciando però come colore primario il rosso. Perchè secondo me la violenza è una lotta continua e i colori si mischiano col bianco e nero, come in un rapporto burrascoso che tramuta la passione in una malattia senza via di fuga

Dott.trash: Progetti futuri?

Simone Ciulli: I progetti futuri sono tanti e ho sempre poco tempo per realizzarli. a breve inizieranno le riprese del mio nuovo film dal titolo “Moon trial” che è un prequel di un mio spettacolo scritto da me dal titolo “Save queen-salva la tua regina” di cui spero di rimettere in scena e vi aspetto il tre maggio al teatro Aurora di Scandicci col gruppo teatrale “Compagnia Perbacco” (una delle più belle realtà del teatro toscano) con riadattamento teatrale del celebre film “L’avvocato del diavolo” 

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