CINEMA ASSASSINO INTERVISTA CON ROBERTO RICCI

AUTORE: ROBERTO RICCI

CASA EDITRICE: LE MEZZELANE

NUMERO PAGINE: 152

Roberto Ricci (“L’immagine malvagia” , “Nero corvino”, “L’acconciatura sbagliata”, “La bambina delle violette”) ci propone un bel viaggio nel passato e nel presente del cinema di genere italiano suddivisa in quattro parti: il genere thriller, l’horror, le interviste, le locandine. Si parte dall’archeologia con i film degli anni ’30 e ’40 fino agli anni ‘5o dove comincia la storia vera e propria del cinema di genere italiano con il grande “I vampiri” di Freda. Poi si passa alla stagione dei gialli argentiani animaleschi con “L’uccello dalle piume di cristallo” e altri thriller di registi meno conosciuti ma che hanno contribuito a quella grande stagione degli spaghetti thriller anni ’70 (film come ad esempio “La tarantola dal ventre nero”, “una farfalla con le ali insanguinate e altri). Poi si passa alla sezione horror con i film di Fulci, Bava, e altri grandi maestri, un libro pieno di aneddoti, curiosità dietro le quinte e nell’ultima parte troviamo interessanti interviste a nomi affermati e conosciuti come Bido, Lattanzi, e nuove leve come Barone, Pastore e Bogo.

Parliamo un po’ con l’autore per scoprire la genesi del libro.

Dott trash: Ciao Roberto, parliamo un po’ del tuo libro, essendo un grande appassionato di thriller e di horror volevi far conoscere al pubblico di oggi i grandi thriller italiani ? 

Roberto Ricci: Era un mio sogno da diverso tempo, quello di fare un libro sulla storia del cinema thriller e horror italiano però, ne sono stati fatti parecchi durante gli anni, e quindi dovevo cercare un modo per richiamare l’attenzione e tentare di presentare ai lettori qualcosa di nuovo. Mi è venuta l’idea di raccontare il tutto come fosse un romanzo e dare largo spazio ai giovani registi indipendenti di oggi. 

Dott trash: Del 1971 citi di questo anno “La tarantola dal ventre nero”, “La coda dello scorpione”, “L’iguana dalla lingua di fuoco” ecc… a tuo avviso sembra essere stata una annata eccezionale per il genere, forse l’anno migliore di sempre?

Roberto Ricci: Gli anni ’70 sono stati sicuramente i migliori per il genere thriller. Gli anni ’80 a parere mio, lo sono stati per il genere horror. 

Dott trash: Nel tuo libro affermi che essendo noi italiani spesso esterofili e talvolta crediamo che il nostro vecchio cinema abbia scopiazzato dai film americani mentre invece è il contrario, come ad esempio in un aneddoto molto interessante che racconti citando “Reazione a catena” di Bava che ha ispirato nientemeno che il famoso slasher “Venerdì 13” in cui una scena violenta è stata copiata dal film di Bava, quindi il nostro vecchio cinema non ha nulla da invidiare nei confronti dei prodotti americani dell’epoca? 

Claudio Lattanzi e Roberto Ricci

Roberto Ricci: Assolutamente no. Il nostro cinema di genere ha fatto la storia e siamo stati copiati o perlomeno abbiamo ispirato tantissimi registi internazionali.

Dott trash: Tratti anche gli anni 200 del nostro cinema ovvero l’inizio della grande crisi (che a mio avviso era già iniziata nei primi ’90) segnalando film come “L’affarista” di Ferlito e “Arrivederci amore ciao” di Soavi e altri, ma in questi anni si nota un netto cambiamento delle preferenze del pubblico perchè nonostante  quelli e altri citati siano buoni gialli non riscuotono un gran successo di pubblico restando poco in sala. Un segno del cambiamento dei tempi e dei gusti, del declino del genere e del dirottamento del pubblico quasi totalmente su prodotti stranieri, quindi a tuo avviso non resta che l’underground a tenere alta la bandiera del thriller?

Pierfrancesco Campanella e Roberto Ricci

Roberto Ricci: Purtroppo oggi i produttori non credono più nel cinema horror e thriller in Italia. Sono rarrissimi i casi in cui un film italiano di questi due generi raggiunga le sale. Sicuramente il cinema underground o indipendente che dir si voglia, sta aiutando molto a non farlo morire definitivamente. Ci sono tantissimi festival a supporto. Credo che il discorso sia anche più complicato. Nelle interviste, vari importanti registi come Bido, Lattanzi, Campanella, e Pastore esprimono la loro opinione su questo argomento. È il cinema in sala che sta morendo. Dal covid in poi sono cambiate le abitudini delle persone. Molti guardano i film comodamente in poltrona a casa. Le multisale inoltre non hanno aiutato. Sono fredde, impersonali. Nessun controllo. Mi è capitato più volte di vedere un film con gente maleducata che ha parlato continuamente durante il film. Per non parlare delle lucine dei cellulari continuamente accese durante la visione. Nessun controllo. Chiunque può fare quello che vuole. Perchè devo pagare un biglietto, anche caro e dovermi arrabbiare? Compro un bel televisore di ultima generazione e mi godo tutti i film che voglio. Posso tra l’altro anche noleggiarli in contemporanea al cinema.

Dott trash: Nel libro sei partito da molto lontano per illustrare la nascita del thriller con film come “Inferno” di Francesco Bertolini, (1911), “Rapsodia satanica” hai ripescato lavori veramente archeologici per farci conoscere i primi germi di questo genere, titoli ormai dimenticati che ricordano solo i professori di cinema per farci notare come invece molti fanno risalire la nascita del genere solo ai “Vampiri” di Freda, quindi a tuo avviso è riduttivo attestare la nascita del genere al film di Freda? 

Roberto Ricci: Diciamo che quelli precedenti a Freda erano episodi isolati. L’avvento del cinema horror italiano è avvenuto con il film di Freda “I vampiri” e quello del thriller con “Sei donne per l’assassino” di Mario Bava. Da questi due film è partito tutto. Poi, il vero grande successo per il genere è arrivato nel 1970 col debutto di Dario Argento. Il resto è storia. Una storia che spero di aver saputo ben raccontare nel mio libro, che mi ha regalato moltissime soddisfazioni. Dopo dodici anni che scrivo e ben otto libri pubblicati, con “Cinema assassino” sono arrivato ad essere primo sulle vendite di Amazon per diverse settimane. Adesso posso anche morire felice.

Leave a Comment

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca