A… COME ASSASSINO

REGIA: ANGELO DORIGO (QUI USA LO PSEUDONIMO DI RAY MORRISON)

ATTORI: ALAN STEEL, MARY ARDEN, JOHN HESTON, IVANO DAVOLI, GIOVANNA GALLETTI, CHARLIE KARUM

REPERIBILITÀ: BASSISSIMA (QUASI INTROVABILE)

GENERE: ITALIAN GIALLO

ANNO: 1966

DISTRIBUZIONE ITALIANA: BIVAL FILM

Questo film del 1966 di Angelo Dorigo è uno dei gialli più rari della cinematografia nostrana, Dorigo ha diretto altri 7 film fra cui un altro giallo (anche questo molto raro) dal titolo “Assassino senza volto” del 1968. Diciamo che questo film è un giallo fatto alla vecchia maniera, dalla trama piuttosto lineare con una sceneggiatura che prevede il delitto di un ricco zio fra le mura di un castello gotico e l’apertura (anche se in questo caso sarebbe meglio dire “l’ascolto…”) del suo testamento, in cui il caro estinto sputa tutto il suo rancore sui parenti lì presenti. Lo zietto John si è divertito ad architettare una “corsa” alla sua eredità che invece di venir divisa in parti uguali andrà solo ai 3 fortunati che resteranno vivi dopo un periodo di permanenza al castello.

Nella sequenza dell’apertura testamentaria Dorigo fà una carrellata dei vari personaggi del film ovvero: Julien, il nipote ritardato che ha la mente di un bambino pur avendo più di vent’anni, del quale si occupa zia Marta sorella di John, una donna rimasta vedova, poi c’è il nipote Giorgio con la moglie, ed Angela figlia orfana del fratello Paul. Ovviamente l’allegra combriccola famigliare è un covo di vipere che bramano il denaro del vecchio zio, in un’atmosfera fatta di sospetti reciproci ed antichi rancori.

Altro personaggio è l’ispettore Marra che indaga sull’omicidio appena avvenuto, e deve sbrogliare l’intricata matassa visto che ognuno dei parenti sembra aver avuto un movente valido ( invidia, rancore, avidità ecc…) per far fuori lo zio, ma la maggior parte di loro ha anche un buon alibi. La recitazione spesso è un po’ sopra le righe (soprattutto per quanto riguarda il personaggio dell’ispettore), buona invece è l’ambientazione gotica che risalta grazie al castello nel quale si svolge il 99,9% del film con tanto di armature ed arredi antichi in bella vista (un po’ di esterni non avrebbero guastato…), il montaggio non è dei migliori in quanto alcune sequenze sembrano troncate con l’accetta.

Per quanto riguarda gli attori troviamo Sergio Ciani (che qui si presenta come Alan Steel) un attore che sfruttava molto la sua fisicità essendo stato uno dei primi body builder italiani, ebbe infatti diverse parti in film peplum come: “Ursus gladiatore ribelle”, poi c’è Mary Arden attrice/modella americana che ha lavorato anche con Lucio Fulci recitando poi in molti polizieschi, infine c’è Ivano Staccioli (che usa lo pseudonimo di John Heston) attore molto attivo che nella sua carriera ha recitato in film di vari generi, e fu anche interprete radiofonico. Alla fine scopriremo l’assassino, e verrà chiarito il significato della “A” incisa sull’arma del delitto, uno solo dei Prescott resterà vivo nel castello. Questo film è un giallo raro con diverse ingenuità, la cui visione ci riporta indietro nel tempo, ad un cinema che oggi non c’è più.

 

 

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