REGIA: GEORGE RATLIFF

ATTORI: RICCARDO SCAMARCIO, AARON PAUL, EMILY RATAJKOWSKY

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: THRILLER

ANNO: 2018

George Ratliff è un regista che ha girato in tutto quattro film ed ha prodotto e diretto tre documentari: “Hell house” “Plutonium circus” “World war II memorial dedication”, qui lo troviamo alle prese con un gradevole thriller dall’atmosfera intimista ed un po’psicologica.  Brian e Cassie sono una coppia americana in crisi che cerca un po’ di pace in un posto rustico ed isolato per tentare di ricucire il loro rapporto che si è incrinato a causa di un tradimento di lei.

Il loro tranquillo soggiorno è turbato da un incontro apparentemente casuale con un tizio del luogo tale Federico (Riccardo Scamarcio), un individuo ambiguo che cercherà di sabotare il loro rapporto insinuandosi fra loro come un serpente velenoso. Tuttavia Federico andrà ben oltre il mettere zizzania fra i due. “Welcome…” è l’esempio lampante di come con un budget modesto, dei buoni attori ed un’idea più o meno semplice si possa fare un film di tutto rispetto, applausi alla scelta della location Umbra che con i suoi casolari rustici e le sue verdi colline riesce a creare un mood molto intimista in cui i problemi di coppia esplodono lasciando piano piano entrare un’atmosfera più thriller fatta di allusioni, dialoghi con doppi sensi e giochi di sguardi fra i personaggi, in questo senso le sequenze migliori sono quelle della cena con i tre protagonisti dove i dialoghi sono ben strutturati e la tensione è palpabile, c’è anche una marcata vena erotica che attraversa il film sfruttando molto la fisicità della super modella Ratajkowsky che spesso si offre in sequenze fatte di un fine erotismo che trova l’aipce nell’amplesso bendato.

Si cerca di scavare a fondo in questi personaggi e questo è forse l’aspetto migliore del film, c’è una certa profondità nelle situazioni, una vena introspettiva quasi autoriale, una fotografia molto pulita che sfrutta al massimo l’ambiente circostante preparandoci poi ad un finale ad alta tensione rivelatore di un gioco che va oltre le mura della casa. Scamarcio riesce a portare sullo schermo un personaggio cupo e manipolatore, riuscendo ad essere l’attore giusto nel film giusto, poco sangue e violenza ma molta tensione ed una regia capace.

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