REGIA:WILLIAM EUBANK

ATTORI: KRISTEN STEWART, VINCENT CASSEL, T.J.MILLER, JESSICA HENWICK

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: SCI-FI HORROR

ANNO: 2020

DISTRIBUZIONE ITALIANA: 20TH CENTURY FOX

Underwater” è una gradevolissima sorpresa, un tuffo nelle atmosfere sci-fi anni ’80 come non vedevo da tempo, Eubank è un regista che aveva già mostrato le sue capacita con: “Love”, e “The signal” e le conferma con questo buon film che omaggia “Alien” di Ridley Scott. I riferimenti al capolavoro di Scott ci sono tutti: gli interni labirintici (in questo caso non siamo su una nave spaziale ma una stazione sotto l’oceano) dei bavosi mostri che ricordano un po’ Alien “appena nato”, una claustrofobica situazione di pericolo costante impreziosita con situazioni da survival movie in cui un equipaggio si muove fra i pericolosi interni della propria nave fra tubi fuoriusciti, mostri, esplosioni ed acqua alla gola.

La sceneggiatura ci mostra una trama semplicissima che va dritta allo scopo senza fronzoli: Una stazione oceanica va in avaria nei pressi della  fossa delle Marianne a causa della trivellazione provoca un violento terremoto che risveglia una mostruosa creatura marina ed i suoi famelici figli. Il budget è buono, e le creature hanno un che di lovecraftiano, viscide creature degli abissi che si portano appresso una mucillaggine vischiosa, io credo davvero che queste creature siano un po’ ispirate all’universo dello scrittore di Providence: sono creature marine, sembrano quasi provenire da un altra dimensione ( anche se marina) e come spesso accade nei romanzi dello scrittore americano gli umani si trovano davanti ad un orrore ancestrale troppo più grande di loro che ne mette a repentaglio la salute mentale. Altro riferimento al film di R.Scott è sicuramente la presenza di una regina, un mostro enorme che protegge i suoi figli nei profondi abissi, “Underwater” entra subito nel vivo dell’azione dopo pochi minuti evitando preamboli e preferendo inserire subito il turbo alla vicenda, inoltre c’è la saggia scelta di concentrare il tutto in una durata di un ora  trentacinque, una durata giusta, senza lungaggini inutili, ed è proprio questo il motore pulsante del film: andare dritto al nocciolo della vicenda come succedeva nei gloriosi B-(sci -fi) movie quali: “Leviathan” e “La creatura degli abissi” il tutto ovviamente in una salsa più moderna.

Il cast è veramente ottimo, si opta per una protagonista femminile (anche qui “Alien” docet) che non ha bisogno di presentazioni, Kristen Stewart dimostra di essersi liberata dal ruolo dell’innamorata di “Twilight” e mette in tavola nuove carte dimostrando di essere un’attrice molto versatile, la affianca la giova e promettente Jessica Henwick (“Star wars-il risveglio della forza”) qui nella parte di una fragile ragazza che troverà la forza di andare fino in fondo, Vincent Cassel è un altro grande attore capace di dare spessore a personaggi positivi o negativi, qui è un capitano coraggioso ma tormentato con una storia triste alle spalle in bilico fra il voler mollare (la fase iniziale, quando lo ritrovano solo nella sala, forse voleva farla finita?) e il successivo ardore con cui sprona i suoi uomini a tenere duro. C’è tutto in “Underwater”: azione, orrore, sopravvivenza, il tutto girato in dry for wet per quel che riguarda le scene subacquee usando una particolare luce, questi abissi meritano una visone, non fateli attendere .

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