BRUCE LEE RE DEL KUNG FU (THE MAGNIFICENT WONDERMAN)

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REGIA: GODFREY HO

ATTORI: SHA LI CHEN, JIM CHOI, ELTON CHONG, EAGLE HAN, KIL-SU HYEON

REPERIBILITÀ: MEDIO-BASSA SI TROVA IN DVD

GENERE: ARTI MARZIALI-BRUCEPLOITATION

ANNO: 1979, 1982 (?)

DISTRIBUZIONE ITALIANA: QUINTO PIANO

 

Godfrey Ho (che ci aveva già “deliziato” con :”Ninja Campioneè stato un regista molto attivo negli anni 70/80 dirigendo tante pellicole di arti marziali, purtroppo (per gli amanti del trash…) non tutte sono approdate nel nostro paese, diciamo che  comunque “The magnificent wonderman” si presenta un po’ m

eglio del film citato precedentemente. Con: “the magnificent…” siamo comunque in campo B-movie (ma anche C movie…), più precisamente ci troviamo in ambito “Bruceploitation“, infatti i distributori italiani optarono per il titolo: “Bruce Lee re del kung fu” anche se il titolo originale era appunto “The magnificent wonderman”, quindi come al solito Bruce Lee viene utilizzato come specchio per le allodole.  Godfrey Ho nel 2010 ha cominciato ad insegnare alla Hong Kong film academy (io mi sarei iscritto solo per avere lui come professore…) e il suo ultimo film risale al 1999, una lunga carriera quindi, all’insegna dei B-movie involontariamente comici. “The magnificent wonderman” è un film del 1979 (la data comunque risulta incerta visto che altre fonti indicano il 1982) che ha come protagonista l’attore Casanova Wong (pseudonimo di Ka Sa Fat, che in realtà è coreano, non cinese) soprannominato: “il tornado umano” per la sua capacità di sferrare calci a tutto spiano. Siamo nella Cina del 1231, un periodo tumultuoso dove i cinesi devon

o far fronte ad una massiccia invasione mongola che vorrebbe schiavizzarli e impadronirsi dei templi dove si pratica il kung fu (shaolin credo…). Uno di questi templi è guidato dall’anziano maestro Wong che è stufo di stare a guardare il suo paese subire passivamente l’azione mongola, così dato che in un posto segreto custodisce il “Buddha d’oro” decide a malincuore di vendere il sacro oggetto per comprare armi affinchè il popolo si unisca ai monaci e combatta per la libertà.

Wong (che era andato da tempo in pellegrinaggio) torna al tempio portandosi appresso un buffo sordomuto e un mongolo che vogliono diventare suoi discepoli, a quanto pare il mongolo non ha buone intenzioni e nemmeno altri tre tipi che sono già nel tempio, tutti bramano il prezioso Buddha d’oro. Il sordomuto però non è così scemo come sembra, e dentro di sè è in cerca di vendetta, egli dovrà confrontarsi con la tecnica segreta del mongolo detta: “Lama di vento” in grado di creare lame d’aria (si va beh…), che fine farà il Buddha d’oro? Tornerà l’ordine nel tempio? Cosa si cela in un antico manos

critto in possesso di una timida ragazza? Nonostante molte leggerezze nella trama, attori piuttosto scarsi e teorie marziali da ridere, Godfrey Ho confeziona un divertente film un po’ trash ma guardabile (a patto di non avere grosse pretese) le cui pecche più evidenti sono le ridicole sequenze dei salti mortali in aria, veramente fatte male, dove i personaggi sembrano volare in cielo. Comunque si sa, questo tipo di comicità involontaria è il marchio di fabbrica di Godfrey Ho che stavolta oltre a farci ridere si è anche impegnato un pochino in più.

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