ABSISTITE LUCO+INTERVISTA AD ANDREA MACCARRI

REGIA: ANDREA MACCARRI

ATTORI: GIOVANNI CIVITATE, ANDREA MACCARRI, ALESSANDRA COPPOLA, MADDALENA SCALA, VIRGINIA MACCARRI

GENERE: HORROR

ANNO: 2018

DISTRIBUZIONE ITALIANA: M/S PRODUZIONI

Absistite Luco” è il nuovo mediometraggio di Andrea Maccarri regista che avevo già recensito con “Il caso della belva del plenilunio” e “The Lambert tapes” due buoni corti con un’atmosfera piuttosto torbida, qui le carte in tavola cambiano un po’ nel senso che l’atmosfera viene stemperata con una certa dose d’ironia soprattutto nella parte iniziale, un’ironia alla maniera di certe pellicole di serie B americane, con molte battute ironiche e personaggi volutamente sopra le righe come del resto suggerisce la locandina del film stesso.

Il soggetto è opera delle squadra composta da: Maddalena Scala, Lucia Toparini e Rita Ippoliti, la trama è la seguente: due studentesse laziali contattano una guida per fare una gita in un bosco sacro alle antiche streghe, sul posto incontrano il reporter di un giornale ed il suo video operatore che stanno realizzando un servizio giornalistico. Si dice che le streghe anticamente presenti nel bosco fossero una sorta di guardiane che punivano chi non rispettasse l’ambiente circostante a loro sacro. 

Qualcosa andrà storto e le streghe non tarderanno a farsi sentire. L’ironia di cui sopra parlavo si manifesta immediatamente, tanto che la scena d’apertura mostra uno dei reporter sul cesso che riceve (scocciato) una telefonata, una scena veramente comica tanto che pensavo di trovarmi davanti ad un horror demenziale ma dopo la visione competa del film ci rendiamo conto che c’è dell’altro, infatti “Absistite…” ci stupisce per avere una “doppia faccia”. Nella prima parte abbondano dialoghi e personaggi sopra le righe, i due reporter infatti sono protagonisti di numerose scenette comiche, (da segnalare quella in cui viene citato “jeeg robot d’acciaio” in cui l’agganciamento consiste nel sistemarsi la cerniera del giubbotto) entrano poi in scena le due tipe dark e la guida del luogo una donna che sembra sapere molte cose sulle streghe. La situazione degenera dopo un gesto apparentemente banale come cogliere un fiore ed un incidente in cui resta coinvolta una delle ragazze, colpita da una pietra.

A mio parere nella parte centrale dell’opera si sente l’influenza di “Blair witch project” forse per la comune tematica stregonesca e per il fatto che anche in “Absistite…” abbiamo un gruppo di personaggi che si perdono in un labirintico bosco senza uscita, ma sia chiaro che i due film a livello di modalità di regia sono molto diversi, “Absistite…” non vuole essere assolutamente un mockumentary e non è girato in modo così amatoriale per dare un effetto da film veirtà. La seconda parte del film è quella dove l’ironia iniziale lascia spazio ad un’atmosfera più cupa con situazioni da sopravvivenza, lo splatter non abbonda abbiamo solo un paio di scene ad effetto, la migliore quella in cui la ragazza perde tutte le interiora a causa di una brutta ferita, una scena piuttosto forte. In definitiva un prodotto piuttosto strambo un po’ trash nella sua parte iniziale, ben girato, che regala sorrisi ed atmosfera più o meno in egual misura.

Adesso cari amici è ora di scoprire qualcosa in più sul film direttamente dal regista Andrea Maccarri

Dott.trash: Com’è nata l’idea di “Absistite luco“?

Andrea Maccarri: L’idea nasce dalla voglia di fare del cinema di genere come si faceva negli anni 70/80, di fare un horror paranormale con la presenza di alcune streghe, riallacciandosi così alle leggende del nostro territorio laziale 

Dott.trash: A mio parere si sente anche l’influenza di certi B movies americani sopratutto nella tipologia di personaggi presenti…

Andrea Maccarri: C’era infatti la voglia di avvicinarsi al cinema di genere non solo italiano, cercando di fondere un’intera cinematografia che comprendesse anche il cinema americano, con alcuni rimandi al cinema orientale. Come hai potuto vedere i personaggi sono molto diversificati, possiamo contare sul classico nerd americano con la fissa per la cultura orientale ed i manga, poi troviamo il burbero coatto, per questo personaggio mi sono avvicinato alla filmografia di Corbucci, Umberto Lenzi, e l’inimitabile Thomas Milian

Dott trash: Di chi è stata l’idea del soggetto?

Andrea Maccarri: Il soggetto questa volta non è mio abbiamo voluto fare una sorta di collaborazione  a più mani affidandomi alla creatività delle ragazze della nostra casa di produzione: Maddalena Scala, Lucia Toparini, lasciando loro carta bianca visto che era da molto tempo che volevano scrivere questo soggetto sulle streghe rifacendosi alle leggende delle nostre zone 

Dott trash: Cosa puoi dirci delle locations?

Andrea Maccarri: Come ben sai vivo nella zona alta del Viterbese, qui di boschi ne abbiamo a iosa, non è stato difficile trovare le varie locations, i primi ciak sono stati battuti non in una singola zona ma spostandoci in zone limitrofe dove abitiamo

Dott.trash: Nella parte iniziale dell’opera c’è molta ironia, una cosa nuova se ripenso ad altri corti come “Lambert tapes” o “Il caso della belva del plenilunio” volevi sperimentare anche con un’atmosfera più leggera?”

Andrea Maccarri: Questo progetto si divide in due parti dove possiamo trovare siparietti fra i personaggi principali per rifarmi appunto a quel tipo di cinematografia di cui ti ho parlato poco fa, per arrivare poi ad una cosa più drammatica, più incline all’horror. Si, abbiamo voluto sperimentare, tenendo conto anche che per alcuni era la prima prova da attore, alla fine sono rimasto soddisfatto, si è creata una bella empatia fra tutti quanti, nonostante le difficoltà. Come ben sai non siamo addetti ai lavori, dobbiamo quotidianamente anche far fronte ai nostri impegni lavorativi e familiari. 

Dott. Trash: Cosa significa “Absistite luco”? 

Andrea Maccarri: Volevamo scegliere un titolo ad effetto che si distaccasse un po’ dalle solite produzioni indipendenti , per quel che riguarda soggetto e sceneggiatura stavolta non è stata farina del mio sacco, “Absistite luco” è semplicemente una locuzione in latino dove luco (dal latino lucus) sta a significare bosco sacro. , Le due parole mese assieme absistite+luco significano: State lontani dal bosco.

Dott.trash: Ho notato che soprattutto nella parte centrale sembra esserci un’atmosfera alla “Blair witch project”, cosa pensi a riguardo?

Andrea Maccarri: Sentiamo l’influenza di “Blair…” a 360 gradi, ma anche l’influenza di un’intera cinematografia, verso la fine del film si può parlare anche di slasher. La paura di qualcosa che non si conosce che ti spia, ti guarda…

Dott trash: Avete utilizzato qualcosa in particolare per le riprese?

Andrea Maccarri: Siamo molto migliorati grazie all’entrata di nuove figure tecniche, per le prime sequenze potete ammirare le riprese di un drone effettuate da Rinaldo Scarponi, nostro collaboratore che ci ha dato una grossa mano

Dott trash: Per quanto riguarda la colonna sonora, cosa si cela dietro al nome “circle of souls“? 

Andrea Maccarri: Quest’anno siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato “in casa” l’autrice della colonna sonora: Rita Ippoliti e Federica sciamanna (testi e musica, Faith the Shiver feat. Riah)) co-autrice del soggetto e sceneggiatura , “Circle of souls” sarebbe la soundtrack ma anche il titolo del loro nuovo singolo della band degli Shiver, pop-rock alternativo da Viterbo, ragazzi affermati nell’ambiente musicale rock guidati da Federica Sciamanna. Per la traccia audio ci siamo serviti anche di Matteo Fabbrizi che aveva collaborato anche per “Mildville…” per gli arrangiamenti della colonna sonora reinterpretata sempre da Rita Ippoliti.

Dott.trash: Cosa pensi della wicca, visto che nel film viene citata, credi sia qualcosa di serio oppure una moda passeggera?

Andrea Maccarri: Come ho detto volevamo provare qualcosa di diverso non la solita storia di streghe dedite  a riti satanici, è stata accennata la storia di questa famiglia di donne che praticava i principi della wicca che si rifacevano al culto della natura ma come spesso accade succede il finimondo perchè due di queste donne si avvicinano alla magia nera (come spiegato dal medio-metraggio) assaggiando sangue umano. Dopo aver allontanato una persona dal bosco sacro succede che compiono un omicidio assaggiando il sangue del malcapitato,convertendosi alla magia nera, da lì il corto si sviluppa. Non credo che la wicca sia una cosa passeggera su questo tema potremmo sviluppare nuove idee, vedremo in futuro.

Dott.trash: Progetti futuri?

Andrea Maccarri: In cantiere abbiamo tantissime cose, la wicca è materia affascinante, se approfondita darebbe dei frutti. Poi abbiamo in mente un probabile seguito di Mildville che forse diverrà una trilogia, un soggetto è già in fase di scrittura vedremo i tempi e la disponibilità delle persone.

Ringrazio Maccarri per l’intervista che mi ha concesso.

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