SHOGUN’S SADISM

REGIA: YUJI MAKIGUCHI

ATTORI: YUSUKE KAZATO, RENA UCHIMURA, AKIRA SHIOJI, MASATAKA IWAO

REPERIBILITÀ: BASSA

GENERE: SPLATTER 

ANNO:  1976

DISTRIBUZIONE ITALIANA: NON DISTRIBUITO IN ITALIA

Il film di Makiguchi parte subito in quarta mostrandoci nei titoli di testa vere (credo) atrocità di guerra in fotografie d’epoca, Makiguchi è un mestierante nipponico poco noto in Italia (il film infatti non è stato doppiato nella nostra lingua) “Shogun…” è il seguito di un altro oscuro (almeno qua in Italia) prodotto del sol levante: “Shogun’s joy of torture” del 1968. Makiguchi era stato assistente alla regia proprio in “Joy of torture” e qui cerca di ricreare (non ho visto il film appena citato ma a quanto pare secondo la critica ha toppato) con scarso successo le atmosfere truci del film di Teruo. La sceneggiatura è molto semplice, siamo nel periodo Edo in Giappone, abbiamo due storie: Una ragazza di nome Rena si innamora del samurai dello shogun ma il malvagio Akira, magistrato corrotto, sadico e torturatore ostacola il loro amore, sullo sondo vi è anche la persecuzione dei cristiani. 

Nell’altra abbiamo un uomo che si innamora di una prostituta in un bordello e cerca di portarsela via, l’atmosfera è subito molto sporca e cruenta, un uomo appeso viene diviso in due con un colpo di katana e vien fatta bella mostra delle sue interiora penzolanti, poi persone marchiate a fuoco tipo bestiame, un uomo arso vivo dentro un sarcofago dalla forma animalesca ed altri orrori. la materia trattata è uno splatter atipico, superiore per livello di realismo e messa in scena dei soliti prodotti sanguinolenti, l’intento è quello di mostrare un Giappone arcaico e brutale dove la violenza è parte integrante del quotidiano, (il giudice che si scaccola continuamente è il solo elemento umoristico) la scena del piede di un prigioniero spappolato da un colpo di martello è un duro colpo per lo spettatore dato il discreto realismo degli effetti. Le violenze si susseguono l’una dietro in una ridda di terrore con scarsa soluzione di continuità. Nella prima parte vengono mostrate le nefandezze di un giudice che perseguita i cristiani (orribile e realistica la scena in cui una bambina viene accecata con un ferro rovente) con una sequenza piuttosto cruda di crocifissione, è presente anche un erotismo vojeuristico fatto di sequenze erotiche spesso perverse oppure permeate da un’atmosfera soffusa e sognante.

La scena clou della prima storia è sicuramente il supplizio della giovane che viene legata ad un sorta di tavola in legno e le sue gambe vengono divaricate a forza da corde tese dalla trazione dei buoi, alla fine l’effetto splatter sarà tremendo e molto realistico mettendo a dura prova i vostri stomaci. Il secondo episodio si svolge in un bordello e sembra maggiormente incentrato su un erotismo volgare e spesso buffo, protagonista spalmata di grasso e fatta leccare da dei cagnolini è sicuramente una sequenza esilarante e perversa. Il secondo episodio diventa via via più brutale con orecchie recise, aborti di feti strappati a mano nuda ed un “bel” finale con una testa segata. “Shogun…” è un film semplice quanto brutale, che merita di essere segnalato solo per il realismo degli effetti splatter e per un’atmosfera molto malsana, per il resto è solo una macelleria con una sceneggiatura che si rivela solo un debolissimo pretesto per giustificare gli orrori mostrati.   

Leave a Comment

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca