REGIA: j.S.CARDONE

ATTORI: LOUISE FLETCHER, DAVID BEECROFT, JAMES HONG

REPERIBILITÀ: MOLTO BASSA 

GENERE: FANTAHORROR

ANNO: 1990

DISTRIBUZIONE ITALIANA: VIDOEGRAM (VHS)

“Shadowzone” è un filmetto del 1990 di J.S. Cardone, regista altalenante che fra alcune cose buone come:“The slayer” e “Radio KIller” ha sfornato anche film un po’ sottotono come “Desert vapires”,e questo “Zona d’ombra” un filmetto abbastanza insipido, ma andiamo con ordine. Fra gli attori troviamo Louise Fletcher, una buona attrice che lavorò con T.Hooper in “Invaders” (piccolo classico sottovalutato) “Blue Steel-bersaglio mortale” e soprattutto nel cult “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Poi troviamo James Hong (nei panni di un dottore un po’ psicopatico) attore di origini asiatiche che interpreta bene ruoli da cattivo, (e dispiace ritrovarlo in questo film deludente) basti ricordare la sua parte in: “Grosso guaio a Chinatown” dove interpreta Lo Pan, oppure in “Blade Runner” dove è il costruttore di occhi per replicanti . Poi c’è Shawn Weatherly, attricetta di basso profilo (vista nella serie Baywatch“) che qui interpreta la dottoressa Kidwell, poi c’è David Beecroft che interpreta l’ispettore hitchcock (non credo sia una citazione…) ma comunque si rivela un attore più adatto a serie televisive, infatti lo ricordiamo in “Melrose Place”. Qui il protagonista è l’ipettore Hitchock venuto ad investigare sulle morti avvenute in un laboratorio sotterraneo dove il Dott. Van Fleet (James Hong) e la dottoressa Erhardt (Louise Fletcher) lavorano ad un progetto chiamato “Shadowzone” che studia l’encefalo umano su soggetti in stato di coma. Molto ’80 la scena ironica della cuoca che gioca un brutto tiro al custode, presentandogli per pranzo un topo su di un vassoio d’argento, ma andiamo avanti. Hitchcock dopo aver visto i “dormienti” capisce che Van Fleet nasconde qualcosa e vorrebbe sospendere gli esperimenti nonostante Fleet lo rassicuri sulla sicurezza del laboratorio, ma è proprio durante una di queste dimostrazioni che un’entità venuta da un’altra dimensione si impossessa del laboratorio e delle sue apparecchiature. La stana prersenza si fa identificare con lo strano nome di Jon Doe, e sembra avere il potere di rendere reali gli incubi del nostro inconscio. Per i primi 20 minuti non succede praticamente niente, la noia spesso fà capolino, assistiamo solo a qualche decente scena splatter come l’inquadratura del cadavere smembrato nell’obitorio, che si rivela la prima vera sequenza horror del film. Purtroppo “Shadowzone” è un film noioso la cui sceneggiatura spesso arranca con poca verve, condito da dialoghi poco interessanti. Il budget messo a disposizione sembra essere molto povero, e gli effetti speciali ne risentono, basti citare la scena in cui il Dott Fleet si trova davanti la “presenza” la cui faccia piena di rigonfiamenti strappa una risata allo spettatore (sembra quella di un bambolotto di gommapiuma…). Va un po’ meglio con la scena della scimmia mostruosa ma anche qui l’effetto non è entusiasmante, l’idea di un mostro che prende la forma delle paure inconsce dei protagonisti non è stata sfruttata a dovere, la sceneggiatura rivela diverse incertezze, fra cui la più lampante riguarda l’origine di questo mostro, cos’è alla fine? Un essere venuto da un’altra dimensione? Una specie di alieno? La cosa è poco chiara. Anche nella sequenza finale il mostro risulta piuttosto posticcio, ok che eravamo nel 1990 ma in questa data ho visto effetti più convincenti, e gli unici attori ad impegnarsi un po’ sono solo James Hong e Beecroft. Un film sottotono che lascia un po’ di amaro in bocca. Ma avete letto nella locandina in basso a destra cosa hanno avuto il coraggio di scrivere?! “Beyond ALIEN” si certo… ti piacerebbe essere Ridley Scott.

 

James Hong é Van Fleet

 

La scena spatter nell’obitorio

L’alieno posticcio

Sembra proprio gommapiuma…

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