LOS ANGELES CRACKDOWN

REGIA:  JOSEPH MERHI

ATTORI:  PAMELA DIXON, TRICIA PARKS, KITA HARRISON

REPERIBILITÀ: BASSA, si può trovare nelle classiche ceste dei film nei centri commerciali, oppure in inglese su you tube

GENERE: (PSEUDO) POLIZIESCO, DRAMMATICO

ANNO: 1988

DISTRIBUZIONE ITALIANA: FUTURAMA (CHE CI HA FORNITO NUMEROSI C MOVIES)

 

 

Questo film  è pessimo,   il film di Joseph Merhi, regista americano di origini siriane molto attivo negli anni 80 e specializzato in film d’azione (ha girato anche un thriller di serie C chiamato: “Epitaph Follia omicida” ) a costo zero è un’opera girata in fretta e poco curata. Il nostro, nella sua carriera, ha girato una trentina di film tutti più o meno dello stesso genere, ovvero action movie di basso livello. Già dall’incipit si capisce che siamo in territorio di serie Z, assistiamo infatti ad una sparatoria fra alcuni malviventi e la polizia, (uno dei banditi finisce in maniera ridicola e artificiosa sul cofano di una volante, in una scena tutta da ridere), ma almeno un po’ di sangue c’è, quindi all’inizio lo spettatore pensa che assisterà ad un poliziesco pieno di sparatorie, niente di più falso. Infatti,con l’arrivo di un’assistente sociale che tenta di rimettere due ragazze finite in un giro di prostituzione e droga sulla retta via, il film si trasforma in una specie di commedia insipida e noiosissima dove assistiamo alle tre tipe che vanno a fare shopping, giretti vari e sequenze anonime in cui non succede praticamente niente, fintanto che viene scoperto un covo di spacciatori (questo però succede in maniera quasi illogica e dopo circa mezz’ora di scene inutili!). I banditi riescono a fuggire, poi la nostra assistente sociale troverà il coraggio di andare nella loro tana con una mazza da baseball a fare un po’ di casino. Successivamente, dopo un’altra serie di indagini (pochissime e solo accennate), la nostra farà irruzione nel covo principale della banda (una stanzetta con 3 sedie e nessuna guardia fuori!… ma per favore..). La regia è scandalosa, basti pensare che Merhi inquadra (non si sa perché) la casa della protagonista sempre dalla stessa angolazione e per molte volte! Ma perché non cambiare inquadratura dico io?! Nel film ci sono anche molte situazioni illogiche, una su tutte quando una delle due ragazze da “recuperare”, va a letto con il marito della protagonista mentre la moglie è in casa!! ( trova un modo per farla uscire almeno!). Insomma cari amici trattasi di uno pseudo-poliziesco  che vi consiglio di regalare a chi vi sta fortemente antipatico!

 

PS: Da notare che Pamela Dixon (l’attrice protagonista) ha lavorato in altri film quasi tutti diretti dal solito Merhi.

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