QUANDO ALICE RUPPE LO SPECCHIO

REGIA: LUCIO FULCI

ATTORI: RIA DE SIMONE, BRETT HALSEY, PIER LUIGI CONTI, SASHA DARWIN

REPERIBILITÀ: MEDIA

GENERE: HORROR SPLATTER

ANNO: 1988

DISTRIBUZIONE ITALIANA: ALPHA CINEMATOGRAFICA

Quando Alice…” è uno degli ultimi horror diretti dal maestro Fulci con un budget come al solito inadeguato per un maestro come lui, questo filmetto fà parte della serie “Lucio Fulci presenta” e si tratta di un prodotto per la tv (che poi come molti di voi sapranno questi film non andarono mai in tv perchè giudicati troppo violenti.) La sceneggiatura ci propone la torbida storia di Lester Parson ( Brett Hasley) un accanito scommettitore che  nasconde una personalità psicolabile, in relatà infatti è un pericoloso serial killer che uccide donne, spesso derubandole per i suoi debiti di gioco. Ad un certo punto però apprende dal telegiornale che un’altro maniaco ha iniziato ad uccidere alla sua stessa maniera, lasciando tracce che potrebbero giungere fino a lui, chi è questo nuovo killer?

Il film è piuttosto splatter, ci sono sequenze efferate come quella in cui il nostro Lester cucina la testa di una donnaccia alcolizzata in un forno elettrico, Fulci come al solito non ci risparmia i particolari più atroci con un bel primo piano della testa che si fonde nel forno, o la disturbante sequenza iniziale dove il nostro fà a pezzi un cadavere in cantina al ritmo di una soave musica classica, c’è comunque spazio per una certa dose di ironia con la scena del buffo rigor mortis in cui il cadavere della signora non vuole entrare tutto in bauliera, il tutto all’insegna sempre di effetti artigianali più o meno realistici. Hasley è un buon attore perfettamente calato in questa parte, la sceneggiatura a volte è un po’ lenta, si rischia spesso di cadere un po’ nel ripetitivo in quanto non è difficile prevedere l’andamento della pellicola e del suo protagonista,  le musiche di Cordio sottolineano spesso lo stato mentale del personaggio, altre volte invece sono un semplice accompagnamento, nel finale c’è anche una componente un po psicologica ma non abbastanza approfondita che rende il finale un po’ frettoloso. Un thriller abbastanza splatter non eccelso ma che diverte a sufficienza 

 

 

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