NOTTE NUDA INTERVISTA CON LORENZO LEPORI

REGIA: Lorenzo Lepori

ATTORI: Pascal Persiano, Henrj Bartolini, Simona Vannelli, Pio Bisanti

REPERIBILITÀ: ALTA, SI TROVA IN DVD

GENERE: HORROR, SPLATTER

ANNO: 2018

DISTRIBUZIONE ITALIANA: HOLDING

Le produzioni di Lepori mi ricordano molto i vecchi horror anni ’80 italiani, quando con budget modesti si riusciva a fare un buon film, bastavano solo gli ingredienti giusti, in questo caso gli ingredienti del nuovo film di Lepori sono: violenza, crimine, eccessi e vampiri. Notte nuda è un film che cambia pelle nel corso della sua durata, dopo un preambolo horror sembra trasformarsi in una crime story dal sapore quasi tarantiniano, per poi tornare all’horror puro con una certa dose di splatter.

Un doppio binario, due storie che partono su binari diversi ma che si congiungono in un tragico intreccio, si respira un’aria diversa dal precedente “Catacomba” l’ironia lascia il posto ad una storia sporca, violenta, fatta di personaggi al limite: sniffatori, puttane, rapinatori, non mancano le scene di sesso come testimonia la sequenza dal sapore quasi psichedelico dell’orgetta fra i tre protagonisti, tuttavia l’erotismo stavolta sembra più un elemento di contorno che fà capolino ogni tanto. La trama vede due amici: Paolo(interpretato dall’ottimo Pascal Persiano) e Andrea che dopo un periodo di lontananza decidono di ritrovarsi per passare una serata non certo tranquilla (tipo giocare a ramino…) insieme ad Andrea c’è anche Milena (Yana Proshkina) una ragazza ambigua all’apparenza disinvolta.  I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno ha il suo giusto spazio e riservano anche delle sorprese come nel caso di Milena, all’apparenza un personaggio secondario che invece si rivelerà essenziale allo svolgersi dei fatti successivi.

I tre passano una serata di eccessi fatta di sequenze rapide  e vagamente psichedeliche culminante in tragedia. Intanto una misteriosa creatura li attende fra i boschi. Gli effetti sono tutti artigianali e questo a mio parere è un grosso punto a favore dell’opera, perchè riescono quasi sempre a dare un mood molto realistico al film, il trucco della vampira nei boschi è forse il migliore effetto, riesce a dare l’idea di una cadaverica figura predatrice, pallidissima sporca e letale. Il cinema di Lepori si conferma ancora una volta una creatura borderline, in questo caso di non facile catalogazione, un amalgama di generi: horror,crime story, un po’ noir ma sempre all’insegna dell’eccesso. Ah dimenticavo, all’interno della custodia del dvd c’è ancora una volta un fighissimo fumetto disegnato da Lepori (il grande disegnatore di “Oltretomba” omonimo del regista)

Adesso cari pazzi con la bava alla bocca è il momento di fare quattro chiacchere col regista:

Dott.Trash: Notte nuda si presenta come un film di difficile catalogazione, io lo definisco un ibrido fra una crime story ed un film horror, concordi?

Lorenzo Lepori:  L’intreccio contiene sicuramente toni e situazioni da noir, tipico di molti gotici europei che           avevo in mente quando ho scritto il film con Antonio Tentori.

Dott.Trash: Qual’è stata la sequenza più difficile le da girare?

Lorenzo Lepori: Tutte le sequenze ambientate nel bosco sono state un tour de force: il calore scioglieva le protesi e i trucchi sugli attori, il terreno era in pendenza e ogni persona sul set è rotolata almeno una volta giù fra piante e radici. Ma paradossalmente la scena che ho trovato più stressante è stata la chiacchierata al ristorante. Avevamo poco tempo a disposizione, eravamo tutti molto stanchi dopo una giornata passata a girare le scene in esterni con 43 gradi all’ombra e c’è voluto parecchio tempo per ingranare.

Dott.Trash: Yana Proshkina sembra ben calata nella parte dell’ambigua Milena, puoi dirci qualcosa di più su questa attrice? È per caso una modella?

Lorenzo Lepori: Yana Proshkina è principalmente una fotomodella, ma non dubito che potrà raggiungere notevoli risultati anche come attrice. La sua presenza ha molto giovato al film e come tutti gli altri elementi del cast si è gettata nel progetto con passione e sprezzo del pericolo.

Dott.Trash: Spesso nei tuoi film ci sono personaggi borderline a mio avviso molto “Tarantiniani”, qual’è secondo te la fonte ispiratrice dei tuoi film e dei loro personaggi?

Lorenzo Lepori: Prendo ispirazione da una grande varietà di cose, ma a livello cinematografico e letterario il poliziesco e il fantastico sono andati spesso di pari passo e sono stati le mie prime grandi passioni.  Per quanto riguarda Notte Nuda, i personaggi principali sono ispirati anche a quelli di un racconto di Scerbanenco che amo molto, “Piccolo hotel per sadici

Dott.Trash: Il trucco della misteriosa vampira sembra ben realizzato, con la sua pelle bianca sembra davvero una creatura dell’oltretomba, puoi dirci qualcosa sulla sua realizzazione?

Lorenzo Lepori: Il make up realizzato da Stefano Pizzolitto per Simona Vannelli è relativamente semplice ma efficace, consistendo perlopiù in body painting, lenti a contatto e denti e unghie acuminate. Ho puntato molto sulla fisicità dell’interprete per dar vita a una creatura che fosse in qualche modo archetipica, semplice e universalmente percepibile come perturbante

Dott. Trash: Sei a mio avviso uno dei pochi che in Italia fà  ancora un certo tipo di cinema, quali sono le maggiori difficoltà che incontri nel proporre nel 2019 questo tipo di cinema a mio avviso fortemente influenzato dagli anni ’80?

Lorenzo Lepori:  Le difficoltà sono tante, principalmente legate al reperimento dei fondi e ai meccanismi distributivi, ma allo stato delle cose credo che incontrerei altrettanti problemi anche se proponessi una commedia alla Pieraccioni. Preferisco quindi seguire la mia personale visione. Inoltre sono convinto che il pubblico e la ricezione di certi generi stia cambiando, e che ci sia spazio sul mercato anche per un cinema italiano diverso. 

Dott.Trash: Progetti futuri?

Lorenzo Lepori: Sono attualmente impegnato nella produzione di Beyond the Omega, il secondo lungometraggio di Mattia De Pascali. Il film verrà realizzato a maggio in Toscana e vi interpreto il protagonista, Aris. 

Ringrazio Lorenzo Lepori per l’intervista.

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