REGIA: MICHAEL CHAVES

ATTORI: LINDA CARDELLINI, RAYMOND CRUZ, ROMAN CHRISTOU 

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: GHOST STORY

ANNO:  2019

DISTRIBUZIONE ITALIANA: WARNER BROS

La Llorona-le lacrime del male” è un film diretto da Michael Chaves e fa parte dell’universo di “The conjuring” il film in esame è il primo lungometraggio diretto dal regista americano, (il suo secondo lavoro “Per ordine del diavolo” fa sempre parte di questa serie) e pare che il nostro dirigerà in futuro un nuovo horror (“The reckoning“) prodotto (anche) da Michael Bay. Il film è una sorta di ghost story dalla trama semplice, Anna (Linda Cardellini- “Scoby Doo”, “I segreti di Brokeback mountain”, “La rivincita delle bionde”) è un’assistente sociale che sta seguendo la precaria situazione famigliare di Patricia Alvarez (Patricia Velasquez “La mummia“, “La mummia il ritorno”) una volta giunta a casa della sua assistita si rende conto che Patricia è ormai una squilibrata che farnetica della presenza di un essere demoniaco: la Llorona, di conseguenza i figli le vengono tolti. Uno dei bambini, il piccolo Chris viene però in contatto con lo spettro di una donna le cui lacrime sono altamente corrosive, successivamente anche la protagonista viene attaccata dalla Llorona, la leggenda popolare narra che il terribile spettro era in origine una bella donna che viveva in Messico la quale uccise in un raptus i suoi figli per vendicarsi dei tradimenti di suo marito. Il personaggio della “Llorona” fa parte del folclore messicano ed era stato precedentemente portato sullo schermo dal mago dei B movie messicani Rene Cardona con la sua versione della spasa tradita e vendicativa, questa di Chaves è l’ultima versione aggiornata al 2022. “La Llorona” è un film che non ha ricevuto molte critiche positive, in effetti si tratta di un horror che non brilla di particolare originalità e basato più o meno solo su jumpscare messi nei momenti giusti, gli attori comunque sono buoni, e a tratti l’atmosfera funziona, tuttavia il film non riesce ad elevarsi sopra la media restando sui binari di una sufficienza un po’ anonima. In sostanza si tratta di un film a metà strada fa una ghost story ed esorcistico (questa seconda categoria è nettamente predominante negli ultimi quaranta minuti) con una regia non molto originale, un prodotto sì curato ma troppo patinato e prevedibile che espande ulteriormente l’universo di “The Conjuring“. 

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