AFTER MIDNIGHT

REGIA: MISISCHIA, PESCA, LONGO, CANCILA, BERTOSSI, PEGG, ALBANESI, VILLANI

REPERIBILITÀ: ALTA SI TROVA IN DVD

GENERE: HORROR AD EPISODI

ANNO: 2018

DISTRIBUZIONE ITALIANA: HOME MOVIES

After midnight” è un film contenente otto episodi di vari registi italiani più o meno noti nell’underground horror, 8 episodi diversi che ci mostrano otto differenti stili, diversi modi di approcciarsi al genere, assassini, spettri vendicativi, incubi post atomici ecc sono alcuni degli ingredienti di questo prodotto (a volte un po’altalenante) che ci mostra nel suo piccolo lo stato di salute di parte del sottobosco horror italiano. Il primo episodio: “Vlog” Sara dovrà fare i conti con un hater che non si limiterà ad insultarla sul web, pochi mezzi, una buona idea, un tocco di umorismo macabro nel finale.

Nel secondo episodio “A taste of survival“abbiamo un incubo post atomico che inizia con immagini di repertorio continuando con un’intro fumettosa piuttosto carina, un virus sconosciuto, un umanità barbara ed al collasso, i sopravvissuti hanno vita dura. Viene usato un filtro particolare per tutta la durata dell’episodio per rendere l’idea di un sole cocente ed un’atmosfera soffocante e desertica, un’idea che ricorda un po’28 giorni dopo per intenderci. Idea non molto originale che si rscatta con un buon colpo di scena finale, dove emerge anche un lato “cannibal” . Passiamo poi a “Nychtophobia” dove spettri vendicativi faranno piombare il protagonista in una dimensione infernale. L’atmosfera è molto buona, così come il trucco cadaverico degli spettri e l’ottimo trucco del demone con le corna, un episodio ben costruito con un ottimo montaggio ed alcuni jumpscare azzeccati.

Poi è la volta di: “Nel buio” ottimo episodio dove due fratelli  sopravvissuti ad un incidente devono affrontare spettri e paure, atmosfera e location molto claustrofobiche con corridoi bui infestati da presenze incappucciate, ottime locations e buona storia. Poi è il turno di “Io non le credo” dove il signor Marchese deve fare i conti con una presenza demoniaca veramente terrificante, atmosfera torbida fin dai primi istanti, montaggio ben ritmato, buona la fotografia che non disdegna anche scorci suggestivi in esterni, una storia dal sapore misto ghost story -esorcistico veramente ben realizzata. “Io non le credo” riesce in poco tempo a mettere in piedi la storia di un truffatore da due soldi che stavolta deve vedersela con una reale presenza, la regia presenta molti spunti interessanti: jumpscare azzeccati, primi piani efficaci, atmosfere talvolta fumose fatte di particolari significativi. 

Escape from madness” ci porta in territori slasher col classico assassino mascherato, una maschera senza lineamenti, fredda e crudele. C’è il classico gioco del gatto col topo assassino/vittima, col particolare che talvolta il tutto viene mostrato col l’occhio di una cinepresa da due soldi in possesso del maniaco, l’episodio omaggia chiaramente “Non aprite quella porta” con una sequenza di inseguimento con la motosega ed un finale bagnato di sangue.

Poi è la volta di uno zombi movie vecchio stile con titoli di testa sapientemente invecchiati e titolo trashissimo: “Che serata di merda!” di Roberto Albanesi. La storia ruota attorno ad un contadino zombato che darà filo da torcere ad una giovane coppia che la sera si diverte a vedere horror movies di serie B (bellissima l’ autocitazione con la custodia della vhs di: “Non nuotate in quel fiume“dello stesso Albanesi) un episodio pieno di umorismo da b-movie e splatter da segnalare la trashissima scena della testa mozzata e recuperata dal cane lupo: epica. Albanesi si diverte pure a fare da attore entrando in scena in una sequenza molto divertente in cui lo zombi gli apre la porta di casa e lo fa entrare regalandoci un finale inaspettato.

Poi è il turno di Villani che ci propone “Haselwurm” ciò che salta subito all’occhio è la professionalità della messa in scena e l’ottima fotografia ed effetti speciali. Una coppia si ritrova su di una montagna dovendo affrontare una mutazione orrenda: la trasformazione in una larva umana da parte del ragazzo. Gli effetti sono veramente ben fatti, c’è proprio la volontà di mostrare un essere grigiastro, viscido e pulsante, un ottimo episodio, probabilmente il migliore, con pochi elementi riesce a creare una storia credibile fatta di soli due personaggi ed a stupire per la qualità degli effetti. “After midnight” è un buon prodotto per chi vuole farsi un’idea dello stato di salute di parte del nostro cinema horror underground.

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