THE SISTERHOOD

REGIA: DAVID DECOTEAU

ATTORI: BARBARA CRAMPTON, JENNIFER HOLLAND, MICHELLE BORTH

REPERIBILITÀ: MEDIA

GENERE: HORROR ADOLESCENZIALE

ANNO: 2004

David DeCoteau è un regista noto in ambito dei B-movies a basso costo, attivo da molto tempo, un instancabile regista-produttore che è stato spesso stroncato dai critici ma che gli appassionati di horror forse ricorderanno, fondatore della “Rapid Heart pictures” è attiva dal lontano 1988 e ha spesso prodotto horror con componenti omoerotiche. Infatti il marchio di fabbrica del regista è proprio quello di inserire nelle sue storie la suddetta componente, la sua incessante attività lo ha reso una sorta di stakanovista del cinema bis girando moltissime pellicole. Christine (Jennifer Holland) è una ragazza rimasta orfana che decide di entrare in un collegio, è una ragazza speciale in quanto dotata di poteri mentali che vien spinta dalla professoressa Master (Barbara Crampton) ad entrare a far parte di una ambigua confraternita chiamata Bat dove si dice avvengano strani rituali, presto viene contattata dalla misteriosa combriccola, cosa si cela dietro la facciata di confraternita universitaria? Il film di DeCoteau è un pessimo B movie con personaggi adolescenziali e di poco spessore, l’impianto sembra quasi quello di un tv movie o di un prodotto direct to video, la fotografia patinata fa scendere ancora di più il voto finale rendendo gli ambienti piatti, siamo davanti a un prodotto fatto per adolescenti totalmente privo di mordente. C’è un erotismo presente in buona parte del film, spesso di tipo lesbico che è sempre un intrattenimento per maschietti atto ad allungare il brodo, la musica di J. Silva è  anonima, una musica dance martellante abbastanza pacchiana. Nella parte iniziale dove la ragazza entra nelle confraternita abbiamo situazioni che accadono in modo troppo veloce e poco credibile, assistiamo a dialoghi senza spessore e situazioni noiose di ragazzi universitari e già a oltre metà film l’horror latita assai, la noia domina. “The sister…” non è carne e neppure pesce, semplicemente è un film per adolescenti che non sa quale direzione prendere fino in fondo rimanendo in un anonimo limbo proponendo sempre le stesse situazioni e avvalendosi di una recitazione da soap opera scadente, viene superato perfino da prodotti con tematiche simili come ad esempio “Giovani streghe” (1996 Andrew Fleming) non c’è horror, non è una dark comedy, non è un thriller, in definitiva non è niente, gira a vuoto fino alla fine come un disco rotto. Un film da bocciare senza appello che non soddisfa i cultori dei b-movies e neppure gli amanti dei film sui vampiri, una regia elementare da tv movie e una sceneggiatura debolissima e piena di incongruenze (perchè le vampire si palesano solo alla fine? Perchè non assistiamo praticamente mai a scene dove succhiano il sangue?) quelle fra parentesi sono solo alcune delle incongruenze che troviamo nel film alle quali non viene data alcuna giustificazione. Eppure  Decoteau nei suoi vecchi B movie (“Creepzoids” ad esempio) aveva dimostrato di saper fare alcuni film se non belli ma almeno divertenti, cos’è successo? A mio avviso DeCoteau è uno di quei registi che non ha retto al passaggio da gli anni ’80 e ’90 alla modernità cinematografica, cambio di budget, di gusti, insomma di un’epoca, finendo per dirigere scialbi film direct to video.

 

Leave a Comment

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca