REGIA: JEFF BARNABY

ATTORI: MICHAEL GREYEYES, FORREST GOODLUCK, KIOWA GORDON, ELLE MAIJÀ

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: ZOMBI MOVIE APOCALITTICO

ANNO: 2019

DISTRIBUZIONE ITALIANA: ELEVATION PICTURES

 Blood Quantum” è un zombi movie post apocalittico di Jeff Barnaby (“Rhymes of young ghouls”, “File under miscellanous”, “Bleed down”) un prodotto interessante che cerca di aggiungere qualcosa di nuovo all’inflazionato genere dei film di zombi ed in effetti ci riesce, l’umanità sta rapidamente scivolando in un futuro caotico a causa della classica epidemia zombesca, protagonisti sono un gruppo di nativi americani immuni al virus che venderanno cara la pelle. I titoli di testa (sono molto artistici e carichi di significati che alla maniera di una graphic novel ci mostrano madre terra incarnata da una donna incinta e dal suo feto nella terra, questi inserti caartonistici (torneranno più volte nel corso del film)  molto ben realizzati, molto artistici, di ottima fattura sono immagini che irrompono senza risultare fuori contesto, “Blood…” ha un anima molto ’80 che ricorda i vecchi zombi movie di serie B, c’è la classica atmosfera da survival movie apocalittico che tanto va di moda in serie tv come “Walking dead” con accampamenti di sopravvissuti e guardie armate un po’ in stile steampunk, il regista stesso è di origine nativo americana e ha costruito il suo film facendo in modo che bianchi e indiani siano ormai tutti in riserva senza distinzione di razza quindi la comunità dei rifugiati in fuga dagli zombi è una riserva per tutta l’umanità, ma qualcosa ovviamente andrà storto e l’odio mai del tutto sopito fra pellerossa e bianchi tornerà a galla nuovamente. Barnaby favorisce chiaramente i suoi pellerossa rendendoli immuni al virus ma non al caos e alla cattiveria umana incarnata dal personaggio di Lysol un tipo dalla personalità psicotica che deraglierà completamente mettendo al repentaglio la sicurezza di tutti, è il fool, il cattivo caotico della situazione ben interpretato da Kiowa Gordon divenuto famoso la “Twilight saga” l’elemento che fa da ponte di pacificazione fra bianchi e indiani è il personaggio di Charlie che è incinta di Joseph, l’eroe di turno pellerossa, il personaggio di Charlie è chiaramente carico di significati di pacificazione fra i due gruppi etnici un personaggio positivo e dolce. Il ritmo dopo i primi venti minuti sale e di molto, così come lo splatter non risparmiandoci scene truci come il neonato sbranato dalla madre (anche se non entriamo proprio nei dettagli) e la testa della donna sfondata dal povero sceriffo, la regia è molto attenta alla composizione della scena e ai dettagli (già dall’inizio con la nebbia che si alza dietro la macchina dello sceriffo, non mancano punte di trash divertenti come la cagata dal ponte su una macchina in corsa o la scena dell’evirazione del cattivone dove una zombi si mangia il suo pene. Lo sceriffo interpretato da Michael Greyeyes è il classico eroe indiano senza macchia e senza paura pronto a sacrificarsi per il bene di tutti, attore molto capace e uomo dalle mille risorse anche nella vita reale: ballerino, educatore, coreografo, capo tribù e chi più ne ha più ne metta, chi meglio di lui poteva interpretare un eroe senza paura? “Blood…” è un film che talvolta usa anche l’ironia ma senza esagerare mantenendo sempre in prima linea l’atmosfera horror-survival, l’ironia infatti fa capolino nella sequenza in cui il ragazzo racconta una storia trash di un suo arresto mentre ha del sangue mestruale sulla faccia e ovviamente anche la sequenza della cacca che viene giù dal ponte è atta a rallegrare un po’ l’atmosfera che comunque per il 90 per cento del film è tutta molto ’80 style. Come ho detto ci sono a mio avviso diversi punti di contatto fra “Wlaking dead” e questo film, l’atmosfera è abbastanza simile quindi credo proprio che coloro i quali amano questa serie troveranno pane per i loro denti in questo zombi movie post apocalittico di ottima fattura, gli amanti degli zombi movie anni ’80 impazziranno per questo film.

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