REGIA: BRENDAN FAULKNER, THOMAS DORAN

ATTORI: PETER DAIN, PETER LASILLO, JOAN ELLEN DELANEY, SOO PAEK, NICK GIONTA

REPERIBILITÀ: MOLTO BASSA (ATTUALMENTE NON DISPONIBILE IN DVD, SOLO UNA RARA VERSIONE ITALIANA IN VHS )

GENERE: HORROR-TRASH

ANNO: 1986

DISTRIBUZIONE ITALIANA: DELTAVIDEO (VHS)

 

Questo trashone indipendente del 1986 ci riporta indietro nel tempo, agli anni d’oro di serie C, tempi in cui non c’era la computer grafica e gli effetti anche se rozzissimi erano fatti artigianalmente, si prova grande nostalgia nel vedere prodotti come questo, anche se massacrato dalla critica ed additato come filmaccio infimo (non nego che sia molto trash…) questo film può essere apprezzato proprio in virtù del suo essere divertente e sconclusionato. Da alcuni commenti che vedo su internet (specificatamente sul sito “I Davinotti”) non sembro il solo a pensarla così, un simpatico utente (chiamato Undying) afferma: “c’è qualcosa di follemente divertente… dall’inizio alla fine ti sorprende con effetti e situazioni inimmaginabili”, anch’io la penso così, lo spirito del film in fondo è proprio questo.

Dopo titoli di testa dal flavour molto ’80 partiamo con un incipit un po’ confuso dove Billy (un ragazzino fuggito da casa) si ritrova nel bosco in “compagnia” di un mostro indefinibile a metà strada tra un goblin ed uno zombi (in effetti è abbastanza ridicolo…).Il piccolo Billy si rifugia poi in una casa abitata da una sorta di stregone alla continua ricerca di vittime da attirare nella sua sinistra casa per poi ucciderle con l’aiuto dei suoi mostri. Questo strano personaggio cerca di far resuscitare la sua amata chiusa in una bara anche se non capiamo molto bene il come ed il perché, ma visto il livello della pellicola è meglio non porsi troppe domande e semplicemente goderci lo spettacolo. La dimora appena citata è situata accanto all’immancabile cimitero pieno di morti che non aspettano altro che risvegliarsi per divertire lo spettatore.

I malcapitati protagonisti che resteranno intrappolati nella casa sono il solito gruppo di scemi in cerca di un posto isolato dove far casino, il cui “capo” è il bullo Duke che, come il resto della banda, è più o meno solo carne da macello (con zero spessore e personalità) per i tanti mostri di gomma sparsi per il film. Quest’opera è caratterizzata da una dose massiccia d’ironia tipica dei B movies anni ’80 ed ha il sapore di un’ allegra carnevalata molto divertente, “Spookies” si lascia guardare (dai trashers, non certo dagli amanti della nouvelle vague) a patto di non far caso ai buchi enormi nella sceneggiatura ed alla trama risicata che consiste alla fine solo in un gruppo di giovani che fugge dai mostri evocati da uno stregone.

“Spauracchi” è uno di quei film da serata trash fra amici con tante patatine, birra e rutto libero, dove l’importante è divertirsi senza eccessive pretese. Molto trash la scena della festa di compleanno che lo stregone ha organizzato per Billy, i cui unici invitati sono un sinistro robot giocattolo ed un inquietante bambolotto, il cui unico regalo da scartare conterrà la testa dello stregone (poteva andarti peggio caro Billy, pensa se ci trovavi dentro un cofanetto con tutta la serie di “Cento vetrine”). La situazione precipita (ovvero il film mette il turbo) quando Duke trova una misteriosa scatola ed un cadavere di gomma, fintissimo, trash e con un’espressione grottesca che porta sottobraccio una tavola ouija con cui i nostri faranno una seduta spiritica che scatenerà l’inferno.

“Spookies” ha un ritmo molto elevato in cui le gag si susseguono una dietro l’altra formando un macabro carosello di situazioni divertenti con effetti speciali a volte ingenui ma preferibili agli schifosi effetti digitali di molti film di oggi, fra le scene trash segnalo il momento della possessione di una ragazza che si tramuta in una vecchia strega e la scena della cantina dove 2 personaggi vengono assaliti da strane creature simili a dei golem che emettono ridicoli suoni e sono inspiegabilmente vulnerabili all’acqua (perché? Boh…). Alla fine c’è una vera sarabanda di mostri che spuntano fuori come funghi e molti sono i momenti in cui il film diventa involontariamente (o volontariamente?) comico come la sequenza in cui lo scemo del gruppo rimane intrappolato in una ragnatela, mentre una donna/ragno gli succhia la vita facendolo letteralmente sgonfiare come un palloncino con un effetto penoso. Se siete veri trashers amanti dei film di serie z anni ’80 ed avete voglia di un divertente horror dagli effetti artigianali impazzirete come il sottoscritto per questo filmetto girato a 4 mani da 2 registi sconosciuti, da segnalare che Brendan Faulkner girò nel 1992 un altro trash: “Killer dead-non vegetarian zombi” che penso sia inedito in Italia, muoio dalla voglia di vederlo!

 

 

Auguri Billy…

Una scena di possessione

Si sgonfia come un palloncino !

 

 

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