LA CASA 3 (AKA LA CASA 7,AKA THE HORROR SHOW)

REGIA: DAVID BLYTHE-JAMES ISAAC

ATTORI: LANCE HENRIKSEN (vi ricordate il Bishop di Alien?…lui), BRION JAMES, RITA TAGGART, DEDEE PFEIFFER

REPERIBILITÀ: MEDIA, CON UN PO’ DI IMPEGNO SI TROVA IN DVD

GENERE: CASE MALEDETTE

ANNO: 1989

DISTRIBUZIONE ITALIANA: COLUMBIA PICTURES (VHS), EDIGAMMA INTERNATIONAL (DVD)

Prima di parlare nello specifico di questo B-movie è doveroso fare alcune precisazioni riguardanti la sua storia distributiva. Il film innanzitutto ha vissuto una lavorazione travagliata, la regia inizialmente fu affidata a David Blythe, regista che nella sua carriera ha girato diverse trashate (incluse alcune puntate dei Power Rangers), alcuni documentari e altri horror fra cui “Neuro Killers” (1985, un filmetto di genere mad doctors), “Ghost Bride” (2013), e l’horror-comedy “Mio nonno vampiro” (hahahah lo vorrei vedere…). Durante la lavorazione Blythe venne licenziato (ignoro il motivo) e al suo posto subentrò James Isaac che però se la cava decisamente meglio come tecnico degli effetti speciali che non come regista, infatti il nostro collaborò addirittura al “Ritorno dello Jedi” come tecnico delle creature, e in altri film famosi come “Gremlins” e “La creatura degli abissi“. Esistono due versioni DVD (ma anche due titoli diversi, infatti in altre versioni il film si chiama “La casa 7” oppure “The horror show“), con due copertine diverse, una è una scopiazzatura TOTALE della cover (italiana) di “Evil dead” di Raimi (che è quella che ho postato in cima alla recensione…) poi nel 2007 è stato messo sul mercato una versione DVD (in italiano) dove “ammiriamo” in copertina una mano scheletrica che troneggia sopra una casa che ricorda quella di Psycho (io sono in possesso di questa edizione). Passiamo ad analizzare il film, protagonista è Lucas Mc Carty (Lance Henriksen) un investigatore che da anni dà la caccia a Klaus Jenke, un pericoloso serial killer, nell’incipit del film vediamo Lucas che entra nel covo del mostro col suo assistente. Il covo è una vera casa degli orrori con sangue ovunque (chissà quanti ne ha sbudellati) e pezzi di cadavere pronti per essere mangiati, come la testa  dello sbirro sul piatto con tanto di verdurine a condimento. Un inizio molto splatter e con un tocco ironico abbastanza evidente, il tremendo serial killer viene poi catturato e mandato alla sedia elettrica, Lucas decide di assistere all’esecuzione dello psicopatico riservandosi un posto in prima fila. La sequenza dell’esecuzione è molto grottesca, vediamo Klaus Jenke che riceve l’ostia da un sacerdote prima di morire, ma il nostro la sputa subito addosso al parroco in una scena blasfema ma divertente, per poi friggere “allegramente” sulla sedia elettrica. Ma non basterà una scossa qualsiasi per uccidere Klaus che completamente ustionato e in fiamme riuscirà a liberarsi giurando (prima di morire) di perseguitare per sempre Mc Carty, in una sequenza che strappa una risata e diverte. Così lo spirito di Klaus si libererà dopo la morte insediandosi nella casa (e nella mente) del poliziotto che non riesce a liberarsi dell’ossessione per Klaus la cui presenza infesta il suo cervello facendolo apparire uno squilibrato agli occhi dei suoi preoccupati familiari. Divertente e trash la scena in cui il tacchino prende vita diventando un mostro con le fattezze di Klaus, oppure quando Klaus infesta la caldaia in cantina liberando nell’aria pericolose lingue di fuoco, o ancora quando fa vedere al protagonista i componenti della sua famiglia uccisi a tavola in un macabro quadretto familiare. Sarà un collega di Mc Carty ad avere un’idea per eliminare lo spirito grazie ad una scarica elettrica. Diciamo che il film pur non essendo (ovviamente) un capolavoro e scadendo a volte nel grottesco, è comunque meglio di certi altri seguiti apocrifi di “Evil dead” pur rientrando nel filone dei finti sequel,  gli ingredienti classici ci sono tutti e il ritmo non manca, non credo che chi fruisce di questi prodotti cerchi l’originalità ad ogni costo, quindi il film va bene così. Cari amici, se siete amanti degli horror anni 80 e volete un’ora e mezzo di divertimento senza impegno questo film fa al caso vostro, trash al punto giusto,divertente, splatter e… consigliato!

 

I prelibati piatti a base di teste che possiamo trovare a casa di Klaus

Il tacchino prende vita

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