LE MESSE NERE DELLA CONTESSA DRACULA

REGIA: LEON KLIMOVSKY

ATTORI: PAUL NASCHY, GABY FUCHS, PATTY SHEPARD

REPERIBILITÀ: MEDIO-BASSA

GENERE: VAMPIRE MOVIE SPAGNOLO OLD STYLE

ANNO: 1971

DISTRIBUZIONE ITALIANA: SINISTER FILM

 

La Sinister film colpisce ancora nel segno recuperando questo horror spagnolo diretto da Leon Klimovsky regista argentino naturalizzato spagnolo, un uomo che ha dato molto al cinema horror dirigendo B-movies molto artistici e divertenti. Il titolo originale dell’opera è: “La notte di Valpurga” ma in Italia dato che abbiamo fantasia da vendere abbiamo optato per il mirabolante: “Le messe nere della contessa Dracula“, ma adesso addentriamoci meglio in questo B-movie vampiresco/mannaro. Elvira, una studentessa che sta facendo ricerche per la tesi di laurea sulla magia nera si reca con la sua amica Genevieve in un piccolo paese sperduto alla ricerca della tomba della contessa Wandessa. Nel villaggio dove domina ancora la superstizione ed un lupo mannaro miete vittime, le due fanno conoscenza di Waldemar Daninsky uomo solitario ed affascinante che nasconde un terribile segreto.

Elvira con uno schizzo di sangue resuscita inavvertitamente la contessa che giaceva nella sua logora bara, le due ragazze si troveranno in una situazione pericolosa fra superstizioni, apparizioni notturne, vampirizzazioni, e notti di luna piena. Riusciranno con l’aiuto di Waldemar a debellare il male prima della terribile notte di Valpurga? Si tratta di uno dei numerosissimi horror spagnoli girati fra gli anni ’60 e ’70 , con un budget molto modesto, effetti artigianali ed una sceneggiatura a volte scricchiolante, tuttavia “Le messe…” è un affascinante B movie da riscoprire, girato con un avena molto artistica. Waldemar è interpretato dal solito Paul Naschy attore spesso presente nelle pellicole di Klimovsky, sono presenti effetti molto cari al vecchio cinema horror come la nebbia, spesso presente come elemento scenografico ed una certa venatura erotica con vampire dal flavour lesbico che offrono nudità non troppo spinte. Molto suggestive le scenografie delle rovine (dove troviamo pure uno zombi) luogo prediletto dalla contessa/vampira.

Il personaggio di Waldemar è molto interessante, un antieroe romantico intrappolato nella sua licantropia che attende la morte per mano di una persona che lo ami per trovare la pace eterna come descritto dalla leggenda, Naschy è adattissimo per questo ruolo con la sua faccia da eroe tormentato, mentre la contessa con i suoi veli neri e trucco funereo è interpretata da Patty Shepard, mentre le giovani protagoniste sono Gaby Fuchs e Barbara Capell. Se amate le atmosfere old style dei vecchi horror spagnoli impazzirete per questo film dove spadroneggia l’horror vero, quello classico privo di contaminazioni, con tanto di mostri cari alla tradizione ed erotismo soft, tutto questo sembra ricordarci i  film di Jess Franco anche se nelle sue opere la componente erotica era più marcata.

Buone le scenografie nella stanza rustica piena di segni inequivocabili e tremendi, catene penzolanti. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e le rovine poi sono una scenografia ideale per lo scontro finale di un vampire movie, suggestiva la vampirizzazione di Genevieve con nebbia avvolgente ed un filtro bluastro per creare un effetto notte, il tutto miscelato con un erotismo lesbico molto fine e mai volgare. L’uso del rallenty in certe scene dona un’aura surreale come nella sequenza in cui le due vampire riempiono una coppa di sangue e la bevono, allontanandosi poi con movenze che ricordano delle ninfe danzatrici. Un piccolo cult da riscoprire, gli amanti degli horror spagnoli dei 60-70 apprezzeranno.

 

Il temibile licantropo

 

La dolorosa trasformazione

Vampire sexy

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