CHERNOBYL DIARIES

REGIA: BRADLEY PARKER

ATTORI: JESSE MC. CARTNEY, JONATHAN SADOWSKI, DEVIN KELLEY, INGRID BOLSO BERDAL

REPERIBILITÀ: ALTA SI TROVA IN DVD

GENERE: HORROR

ANNO: 2012

DISTRIBUZIONE ITALIANA: WARNER BROS

Chernobyl diaries” segna l’esordio alla regia di Bradley Parker regista che collaborò con Spielberg per: “Locke&Key”, e che ha alle spalle una buona esperienza in campo di effetti speciali, da questo film mi aspettavo un flop colossale, visto che le premesse c’erano quasi tutte: “dai creatori di Paranormal activity… e dal fatto che fra i protagonisti troviamo la pop star Jesse MC. Cartney (che comunque non recita male…) diciamo che in parte ho dovuto ricredermi, in quanto “Cernobyl diaries” non risulta completamente da buttare.

La trama vede un gruppo di amici americani: Chris, Natalie ed Amanda recarsi in Ucraina a trovare Paul, il fratello di Chris. Paul ha una sorpresa per loro, un bel tour nella città abbandonata di Prypjat non lonatana da Cernobyl, ha guidarli nella ghost town sarà Yuri, ucraino specializzato in tour fuori dal comune. Dopo che anche Zoe e Michael (due turisti) si uniscono a loro, il gruppetto parte alla volta della città fantasma, dopo un primo momento di entusiasmo la paura si fà strada quando il gruppetto torna al furgone che intanto è stato manomesso, sarà un notte buia e fredda da passare in una città fantasma dove forse non saranno soli. Il disastro nucleare Ucraino porta con sè incubi a non finire evocando scenari di morte, ed è proprio questo che Parker intende sfruttare, quindi via libera all’atmosfera spettrale fatta di edifici in rovina, strade dissestate e deserte, animali randagi affamati, presenze sinistre che sicuramente sono il punto di forza maggiore di questo piccolo horror non completamente riuscito.

La sequenza della notte passata nel furgone fatta di rumori sinistri e animali famelici all’attacco non è male, seguita poi da situazioni che ricordano un po’ anche certi survival movie: la fuga da esseri non ben identificati, la città isolata, e la sensazione di essere costantemente braccati e con poche armi per difendersi. Il film comunque non è esente da difetti anche piuttosto evidenti, alcuni dialoghi nella parte iniziale sono da rivedere, inoltre sarebbe stata necessaria una maggiore dose di splatter visto che le deformi creature non vengono sfruttate a dovere, mantenendole sul confine vedo-non vedo. Quello che resta alla fine è un film con buone premesse che però non vengono sfruttate pienamente causa forse un budget ridotto.

Deformi sopravvissuti all’attacco

 

Il gruppo (quasi) al completo dei nostri protagonisti

 

La sala del reattore abbandonato

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